Le letture di aprile 2023
L’antibiotico amico periodico, diciotto chilometri al giorno per tre giorni, il secondo mare dell'anno in un lunedì di sole, le colazioni lente, i libri in francese dopo anni e il 25 aprile per le vie della città a cantare Bella ciao. Questo aprile è stato bello, forse anche perché la felicità è tanti libri molto belli, divorati uno dietro l'altro.
Romanzi
📚 Manuale di caccia e pesca per ragazze di Melissa Bank (Accento, 2022)
Pubblicato per la prima volta nel 1998, questo romanzo è strutturato in racconti che paiono vivere per conto proprio, un po' come accade in Olive Kitteridge di Elizabeth Strout. Alla scrittrice americana, ci sono voluti dodici anni per portarlo in stampa e il lettore ci crede a questo lasso di tempo perché lo stile di ogni capitolo/periodo della vita di Jane Rosenal cambia profondamente, così come il modo di pensare. Rimane, però, l'ironia, quei dettagli così anni Novanta che rendono questa lettura un ritorno a Bridget Jones e al suo diario, ma più profondo, con rimandi al senso dell'esistenza stessa che la società vuole tutta basata sul lavoro e la ricerca della perfetta relazione.
Questo libro è per chi cerca una lettura scorrevole e leggera, ma che sappia trattare i passaggi della vita, con serietà che ironia.
📚 La linea madre di Daniel Saldaña París (Chiarelettere, 2019)
La ricerca della simmetria in ogni oggetto e aspetto della vita è una costante per il bambino, senza nome, protagonista di questo romanzo. Il tentativo di scovare l’esatta metà è in ogni piccolo gesto, dall’infanzia fino all’età adulta, quando scoprirà che, nonostante questo desiderio, il suo lato preferito rimarrà sempre il sinistro: probabilmente, inconsapevolmente, anche per una questione politica.
Dopotutto l’atto di divisione sembrerebbe la conseguenza più ovvia per chi si è sentito lacerato in un giorno d’estate dei suoi 10 anni, quando Teresa, la madre, se ne andò lasciandolo in soggiorno con la sorella e con un nuovo futuro da affrontare. Quella che sembrava una commissione si è trasformata in una fuga e nei continui flashback della voce narrante, lei diventa prima una moglie e poi una madre costretta in una vita che non è la sua.
Questo libro è per chi cerca uno spunto letterario per scavare nella storia del Messico e il racconto di una sparizione per ricordarci il motivo per cui lottiamo.
📚 Come non perdersi in un bicchiere d'acqua di Angie Cruz (Solferino, 2022)
Cara Romero è una Baba Dunja che, sopraffatta dalla violenza, ha lasciato la sua terra, la Repubblica Dominicana, per vivere nella Grande Mela. Dopo anni, la fabbrica in cui lavora chiude ed è così che si ritrova a più di cinquant'anni a cercare di inventarsi una nuova esistenza all'ufficio di collocamento. È qui che il racconto della sua vita diventa un fiume di parole (e documenti) che Angie Cruz riporta in queste pagine con ironia e sentimento, costruendo un personaggio che non se ne andrà più dal cuore di ogni lettore.
Tentativo di inclusione e desiderio di comunità sono i temi che la scrittrice classe 1972 tratta meravigliosamente attraverso una struttura coinvolgente. Perché in questo mondo è facile perdersi in un bicchiere d'acqua, più difficile trovare ciò che ci fa stare bene e continuare a lottare per averlo. Cara Romero lo sa bene eppure guardate, è ancora qui, entera.
Questo libro è per chi non si stancherebbe mai di storie sul migrare da un paese all'altro e sul tentativo di cercare una vita migliore.
Non-fiction
📚 L'altra figlia di Annie Ernaux (L'Orma editore, 2016)
Annie Ernaux racconta in queste poche pagine ciò che i suoi genitori non le hanno mai saputo nemmeno nominare: la perdita della primogenita, portata via dalla difterite. È lei L’altra figlia, la sopravvissuta, quella che a 7 anni ha già superato l’età della sorellina morta prima che lei nascesse.
E come in ogni opera del premio Nobel francese, le parole scavano nell’animo alla ricerca di ricordi mai condivisi, reperti quasi archeologici di una vita interrotta e taciuta.
In una famiglia che poteva permettersi un solo figlio, Annie Ernaux è forse la versione che deve splendere per due vite, la propria e quella di Ginette? Quale ruolo dare a questa lettera se non l’ennesima prova che solo attraverso la scrittura si può vivere e far rivivere ciò che è stato sepolto e dimenticato?
Questo libro è per chi non smetterebbe mai di leggere le pagine scritte da Annie Ernaux. Per chi la scopre per la prima volta, invece, meglio scegliere Gli anni o Il posto.
📚 Guarda le luci, amore mio di Annie Ernaux (L'Orma editore, 2022)
È negli anni Novanta e Duemila che nasce il concetto di non-luoghi per descrivere i centri commerciali, queste sale d'attesa dove dimenticare se stessi e perdersi nell'omologazione. Eppure Annie Ernaux riesce anche in questo caso a trasformare la sua esperienza personale in universale, portando alla luce pregi e difetti di questa comunità di desideri, non di azione.
La grande distribuzione che detta legge sulle nostre voglie non è mai stata protagonista di nessuna grande narrazione e il premio Nobel 2022 lo giustifica con due motivi. Il primo è che più semplicemente il supermercato è nato come espansione del dominio femminile in quanto spazio per prendersi cura della casa e di conseguenza non degno di essere raccontato perché attribuito appunto a un'azione da donne; il secondo è che la maggior parte degli scrittori della sua generazione è di origine borghese: nessuno di loro, forse, si è mai messo in fila alla cassa con in mano carta igienica e deodorante. Ed è proprio durante questa fase dell'acquisto, quella che chiude l'esperienza al supermercato, che Annie Ernaux descrive ciò che questo luogo è per lei, quando il brusio delle casse diventa come il brusio del mare in una spiaggia affollata e il momento perfetto per staccare dalla scrittura e regalarsi un'occasione di comunità, in un luogo pronto a trasformarsi in una cattedrale sfavillante nelle settimane prima del Natale.
Non mancano ovviamente le critiche. Qui la libertà è costantemente sorvegliata nonostante sia rimasto uno di quei pochi spazi in cui la vita collettiva è davanti agli occhi di tutti e la rassegnazione sociale e l'ingiustizia economica nascosta nei carrelli riempiti in base al reddito di famiglia.
Ciò che forse stupisce di più è il senso di familiarità che la scrittrice instaura con l'Auchan di fiducia, per lei che è nata e cresciuta in una bottega di provincia, una di quelle che nei decenni hanno chiuso proprio a causa di queste catene pronte a inglobare qualsiasi piccola realtà. Tutto ciò che si contraddice, però, si trasforma in una chiave di lettura della società intera ed è proprio ciò che amiamo di più di questa scrittrice pazzesca.
Questo libro è per chi si è sempre chiesto perché i romanzi venduti nei supermercati siano così terribili e per chi immagina questi luoghi come potenziali scenari per storie da divorare.
Graphic novel
📚 Ada di Barbara Baldi (Oblomov Edizioni, 2018)
I paesaggi autunnali e poi quelli invernali. Gli occhi rossi di Ada, prima per il freddo e poi per il dolore. La natura che si risveglia e cambia colore. Le tonalità fredde per raccontare un luogo che dovrebbe essere casa e quelle calde per descrivere un sogno da trasformare realtà. L'acquarello che si perde nell'acqua e poi nella notte.
Quest'opera illustrata di Barbara Baldi è pure poesia, una perla preziosa per chi resiste.
Questo libro è per chi sfoglia gli albi illustrati e si ferma a guardarli finché non è entrato nei suoi passaggi, letteralmente con anima e corpo
Saggi
📚 Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan di Istituto Andrea Wolf (Tamù, 2022)
Cosa significa autonomia democratica e cosa è il confederalismo democratico? Ma ancora prima: da quale punto di vista è stata raccontata la storia sino ad ora e cosa ci stiamo perdendo immersi fino alla gola in questa società patriarcale e capitalista? Manuale di storia, diritto e filosofia: Jin Jiyan Azadi significa donne, vita e libertà ed è il racconto della rivoluzione in Kurdistan e del PKK, sì, ma soprattutto la testimonianza di chi ha lottato e sta continuando a farlo per una comunità differente. Riprendendo dalla società naturale, ovvero dai clan primitivi, i concetti di natura ed equità, si ripercorrono le rotture di genere che hanno portato ai problemi della collettività odierna. È con queste basi che si introduce il racconto di un popolo suddiviso in quattro stati e la sua rivoluzione delle donne che ha portato a credere in un'alternativa possibile e in una narrazione che non vogliono mai farci ascoltare.
Questo libro è per chi vuole guardare la storia recente attraverso gli occhi di chi la sta vivendo e per chi cerca le definizioni di PKK, "scienza della donna" e Yja-Star.
Bonus track
I think I think too much