Le letture di marzo 2023
I primi 52 km in bicicletta, il primo mare dell'anno, i primi 10 anni di piccolo blog. A marzo ci si risveglia, piano piano.
Romanzi
📚 La mano sinistra del buio di Ursula K. Le Guin (Mondadori, 2021)
In meno di trecento pagine, miti e leggende di un luogo inventato si rincorrono per dare vita a una storia che è un insieme di stili narrativi differenti, dal diario alla cronaca. Si legge con la pazienza necessaria per scovare la realtà nella fantasia, soffermarsi su parole inventate e scoprire come sia semplice capire meglio l’uomo attraverso la fantascienza.
La recensione completa è su Gnambook.
Questo libro è per chi ama le storie ricche di dettagli, le avventure ai confini del mondo e tradizioni differenti, anche inventate.
📚 Quaderni sull'acqua di Babak Lakghomi (Pidgin Edizioni, 2018)
Un quaderno lanciato nell’acqua non va subito a fondo. Le pagine iniziano a bagnarsi piano piano, qualche frase sparisce mentre altre resistono. È un sottrarre continuo finché sulla superficie non rimangono che cerchi concentrici, nulla più. Questa storia è come vedere affondare qualcosa che cerca di resistere all’acqua: il buio si prende parti del tutto e la mente può immaginare cosa sta accadendo solo osservando ciò che resta a galla.
Una storia fatta di sottrazioni è come un puzzle da comporre, un thriller costruito sul non detto.
Questo libro è per chi pensa che i romanzi brevi siano di facile e veloce lettura: dovrà ricredersi, andando a risfogliare pagine appena lette, cercando indizi di una storia cupa e misteriosa.
No Fiction
📚 La vita di chi resta di Matteo B. Bianchi (Mondadori, 2023)
Cominciamo col dire che un diario come questo non può essere classificato sotto il genere romanzo. I frammenti di vita che rappresentano i giorni più dolorosi di Matteo B. Bianchi rimangono a galleggiare nella testa del lettore per un tempo indefinito. La scelta di raccontare la sua esperienza di sopravvissuto, dopo vent'anni dal suicidio del compagno, riesce a commuovere senza impietosire e a far riflettere su aspetti ancora poco considerati come l'importanza di un supporto per chi resta.
Nell'epoca forse più florida per memoir e no fiction, questi due filoni risultano perfetti per descrivere queste pagine e fa un certo effetto affiancare la voce entusiasta del podcaster di Copertina a un evento così traumatico.
Questo libro è per chi vuole scavare nell’animo di chi perde una persona cara in uno dei modi più tragici e inaspettati.
📚 Yoga di Emmanuel Carrère (Adelphi, 2021)
Essere una persona che ha l’ansia di fare e dire tutto abbastanza frettolosamente è esattamente l’opposto di ciò che lo yoga richiede, quanto meno nella fase di meditazione che certi approcci includono all’inizio e alla fine di ogni pratica. Alcuni giorni il tappetino ti è amico, è quasi un rifugio, in altri è una distesa di sassolini che ti innervosiscono, ti pizzicano ovunque provocando solo il desiderio di alzarti e controllare quella cosa che dovevi fare e non hai fatto o che avresti potuto fare prima di concentrarti sull’aria che passa attraverso le tue narici.
Da queste sensazioni così condivisibili, inizia il viaggio di Emmanuel Carrère. Con ironia, eleganza e quel pizzico di spocchiosità  che lo contraddistingue, porta in queste pagine non solo il mondo dello yoga, come inizialmente avrebbe desiderato, ma condivide le sue quattordici sedute di elettroshock dopo la diagnosi di disturbo bipolare di tipo II, il suo ritiro nell’isola di Leros per parlare di scrittura (e non solo) con ragazzi scappati dall’Afghanistan.
E ancora: ci sono le emozioni che tormentano l’animo dopo la perdita di un amico nella strage di Charlie Hebdo, il desiderio di rimanere nel presente durante il seminario di meditazione di Vipassana e una voragine di pensieri, film e libri che sono gli ingredienti fondamentali di questo percorso che possiamo chiamare di cura. La pratica, non sempre quotidiana, e il tai-chi sono onnipresenti in ogni fase, in alcuni momenti come conforto e in altri come prova che qualcosa nella sua mente non funziona più.
La destinazione di quest'avventura? Forse una meta impossibile:Â stare bene, fuori ma soprattutto dentro.
Questo libro è per chi pratica yoga, ma non solo: è per chi non è mai sazio di attualità , per chi vorrebbe approfondire il tema dell’immigrazione, della scrittura, della violenza nel mondo e nelle nostre menti.
Riviste
📚La Revue Dessinée Italia #2 – Autunno 2022Â
Se i fumetti sono stati il primo amore, il graphic journalism è stato il secondo.
Anche questo secondo numero colpisce per la cura dei dettagli e l'amore per l'informazione, quella oggettiva e mirata. Fra gli approfondimenti da segnalare e non perdersi: I guardiani del web, dove compare anche un ex collega in versione illustrata; Una terra di caporali, dedicato allo sfruttamento al lavoro nei campi laziali; Da che mondo è mondo sul tema violenza ostetrica e un più leggero ma delizioso contributo di Lucia Biagi con Ceci n'est pas une frittata.
Questa rivista è per chi vuole prendersi tempo per informarsi, passando da fonti che non puntano al clickbait.
Bonus Track
I didn't know it felt good to cry.