Gite al museo, gattini altrui da coccolare, finalmente un concerto: c'è voglia di respirare.
Romanzi
📚 Lasciar andare di Philip Roth (Einaudi, 2016)
Ci sono storie che, se tirate troppo per le lunghe, rischiano di diventare pedanti, inutilmente arricchite di dettagli che non si devono necessariamente conoscere: quella di Lasciar andare, però, non è fra queste.
Raramente riesco a divorare romanzi da una mole così impegnativa - senza nemmeno un riferimento da un lettore di cui mi fido - eppure questo titolo mi ha attirato subito perché, nella sua semplicità, è una delle cose più complicate considerato il marasma di pensieri, paturnie e fatti che accadono dentro e fuori ai quattro personaggi principali. Questa prima opera di Philip Roth è un mattone che pesa sullo stomaco e sul cuore, ma che attrae per i ritmati dialoghi, per le conversazioni che sembrano essere state ascoltate attraverso una parete sottile. È come starsene fermi nell'androne delle scale e sentire i vicini di casa litigare, amarsi, ridere e ancora discutere, tantissimo, fino alla nausea, fino a quando una soluzione non è più possibile: fino a lasciar andare.
Tutti i personaggi che vivono letteralmente in ogni capitolo di questo libro si fanno del male a vicenda. Quello che sembra uno scapolo d’oro lotta costantemente con il significato di amore, di rispetto verso gli altri ma soprattutto verso se stesso. Quella che pare la donna più forte, invece, è forse la più debole, che accetta il destino più semplice. E poi c’è chi sogna di poter cambiare vita, e invece rimane sempre lo stesso, e chi capisce che è più facile accontentarsi dell'unica cosa andata bene e dimenticare tutto il resto.
È la realtà a essere indagata in ogni sua dolorosa follia. È l’incapacità di ciascuno di noi di liberarsi dalle proprie aspettative e finalmente lasciar andare. Ed è incredibile pensare che tutto ciò sia stato pubblicato agli inizi degli anni Sessanta.
Questo libro è per chi vorrebbe avvicinarsi a Philip Roth e per chi ama le storie con pochi personaggi, tutti così vivi.
Fumetti
📚 Una breve elegia di Animo Chan (Add, 2023)
Non leggo mai poesia, non mi sento capace di comprenderla e interpretarla, ma immagino che la sensazione che si provi a perdersi nei versi sia la stessa durante la lettura di queste tavole.
Noi cresciamo, ma le nostre memorie no.
Tre storie si susseguono lasciando parlare le espressioni del viso e i gesti in un mix di colori che si perdono sempre nelle sfumature più scure. Perché la vita è fatta così, anche nella quotidianità ci sono momenti più bui che sembrano rappresentare un malessere che ogni tanto troviamo in fondo al cuore e che non riusciamo a spiegarci.
Non importa se di dieci, venti o trent'anni: mi sembra di essere sempre lo stesso.
Animo Chen spiega i suoi disegni nella postfazione, ma avremmo potuto semplicemente seguire quel nastro rosso per capire che a volte non c'è bisogno di ulteriori spiegazioni.
Questo fumetto è per chi vuole perdersi fra tavole colorate, con poche parole e tante emozioni.
Riviste
📚 Freeman's - Scrittori dal futuro (2024)
Più che scrittori dal futuro, questa raccolta si dovrebbe chiamare scrittori da ogni angolo del mondo. Le voci riunite in questo numero di Freeman's sembrano arrivare da ogni continente per raccontare la vita in ogni sua sfumatura, anche quelle più assurde e impossibili. Dal Giappone all'Africa, passando da San Francisco e Porto Alegre, l'amore, l'amicizia, il bisogno di supporto e il caos che può creare la nostra mente si rincorrono in pagine che alternano poesia e prosa, in un mix piacevole da divorare e che può accontentare tutti i gusti.
A distanza di qualche anno dall'uscita, questa rivista sfoggia nomi che nel frattempo sono diventati importanti nel mondo della letteratura contemporanea, ritrovando qui autori che ho amato in una versione più concisa, con racconti che anticipano stile e temi.
Una mention speciale va agli scritti di Mariana Enríquez, Sayaka Murata, Tania James, Samanta Schweblin, Valeria Luiselli e Mieko Kawakami.
Questa rivista è per chi è alla ricerca di nuove letture da aggiungere alla lista infinita di libri che ha già sul comodino.
Extra
📚 Loto di Andrea Camillo (2024)
Lasciarsi trasportare dal ritmo di questa storia è fin troppo facile. Le note che attraversano le pagine di "Loto" si possono quasi sentire, mentre ogni personaggio cerca di crescere a modo suo (anche quando - e soprattutto - è già adulto).
Ciò avviene grazie a personaggi in continua evoluzione, da cui ci si lascia subito ammaliare o, per alcuni, anche farsi innervosire (per buona causa!). È ciò che accade quando si legge una storia così bella e ingarbugliata da sembrare realtà.
Questo libro è per chi ama storie nello stile di Nick Hornby e per chi pensa che non è mai troppo tardi per crescere ancora un po'.
Bonus track
I searched for a way out, don't we all?
Leggere di "Loto" poco dopo aver letto le tue parole potenti sulle tavole di Animo Chen è stata un'emozione doppia. Grazie 🫶🏻